Il Castello di Pietrarossa di Caltanissetta risulta inaccessibile, se non dalla parte occidentale, e poggiato su una rocca a picco su un burrone, con le sue tre torri dominava la città.
Situato nella parte orientale del nucleo del centro storico di Caltanissetta e si affaccia sulla valle del fiume Salso. Il primo antico nucleo dell'attuale castello, situato in posizione strategica, permetteva di controllare un'importante via di comunicazione intema, il fiume Salso e creava una catena di avvistamento con il non lontano castello di Pietraperzia. Gli antichi mattoni rossastri che lo rivestivano, furono teatro di grandi vicende storiche dal 1100 al 1300, cioè nella fase che va dalla fine della dominazione araba ai Vespri Siciliani.
Si pensa che il suo nome derivi dall’antico rivestimento delle due torri.
Nel corso della storia è stato sede di alcuni avvenimenti storici di grande importanza: nel XI secolo vi fu sistemata la tomba della nipote del re Ruggero il Normanno (re di Sicilia, Puglia e calabria dal 1131 al 1154) e nel 1378 si tenne un importante riunione dei baroni siciliani durante la quale furono nominati 4 vicari che governassero la Sicilia. Intorno al 1570 una forte scossa di terremoto distrusse la maggior parte del castello, del quale oggi si possono ammirare solo due torri. Ai piedi del castello di Pietrarossa fu edificato il cimitero degli Angeli di Caltanissetta.
Il nome Pietrarossa deriva dalle materie prime utilizzate per la costruzion del castello stesso (le pietre rosse appunto); tutt'oggi in calune parti del castello queste pietre sono ancora visibili.
Il panorama che si può ammirare da questo castello è davvero spettacolare anche se oggi il castello si trova in uno stato di totale abbandono.
Situato nella parte orientale del nucleo del centro storico di Caltanissetta e si affaccia sulla valle del fiume Salso. Il primo antico nucleo dell'attuale castello, situato in posizione strategica, permetteva di controllare un'importante via di comunicazione intema, il fiume Salso e creava una catena di avvistamento con il non lontano castello di Pietraperzia. Gli antichi mattoni rossastri che lo rivestivano, furono teatro di grandi vicende storiche dal 1100 al 1300, cioè nella fase che va dalla fine della dominazione araba ai Vespri Siciliani.
Si pensa che il suo nome derivi dall’antico rivestimento delle due torri.
Nel corso della storia è stato sede di alcuni avvenimenti storici di grande importanza: nel XI secolo vi fu sistemata la tomba della nipote del re Ruggero il Normanno (re di Sicilia, Puglia e calabria dal 1131 al 1154) e nel 1378 si tenne un importante riunione dei baroni siciliani durante la quale furono nominati 4 vicari che governassero la Sicilia. Intorno al 1570 una forte scossa di terremoto distrusse la maggior parte del castello, del quale oggi si possono ammirare solo due torri. Ai piedi del castello di Pietrarossa fu edificato il cimitero degli Angeli di Caltanissetta.
Il nome Pietrarossa deriva dalle materie prime utilizzate per la costruzion del castello stesso (le pietre rosse appunto); tutt'oggi in calune parti del castello queste pietre sono ancora visibili.
Il panorama che si può ammirare da questo castello è davvero spettacolare anche se oggi il castello si trova in uno stato di totale abbandono.