martedì 12 marzo 2013
domenica 10 marzo 2013
MALTRATTAMENTI AI BAMBINI: SUORA ARRESTATA A TRAPANI
TRAPANI - - Bambini e ragazzi, già provati per il disagio sociale e la situazione familiare in cui avevano vissuto, affidati all'istituto di suore «Pio X», a Valderice (Trapani) venivano picchiati, vessati costretti a riti da «caserma» come mangiare cibo immangiabile e lavarsi con l'acqua fredda. Per questo il gip trapanese, dopo le indagini della squadra mobile coordinate dalla procura, ha ordinato gli arresti domiciliari per suor Teresa Mandirà, 76 anni, madre superiora dell'istituto da un ventennio, e il divieto di avvicinamento ai minori nei confronti di tre dipendenti Maria Mazzara 50 anni, Carlo Cammarata di 49, Laura Milana di 34, Giuseppa Ruggeri di 74 anni, e di un'altra suora J. Yvonne Noah cittadina camerunense. L'indagine è cominciata dopo la denuncia dei genitori di un bambino di 8 anni affidato - su provvedimento del tribunale dei minori di Palermo - all' istituto. La coppia aveva segnalato che il figlio era stato picchiato da alcuni istruttori del Pio X e in particolare da suor Teresa tanto da riportare evidenti lividi. Un altro bambino aveva ripreso col proprio cellulare una scena in cui si vedeva la suora picchiare il minore: il video è stato consegnato ai suoi genitori che l'hanno dato alla polizia.
VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA Gli inquirenti hanno interrogato i bambini, con l'ausilio di personale specializzato in ambiente protetto, che hanno riferito di numerosi episodi di violenza fisica e psicologica. Le testimonianze sono state chieste anche a minori che erano stati ospitati nel «Pio X» negli anni scorsi Le percosse a volte - hanno raccontato le vittime - erano accompagnate da vessazioni: erano costretti a mangiare alimenti in cattivo stato di conservazione, a dormire coi riscaldamenti spenti, a fare la doccia con l'acqua fredda. Alcuni minorenni hanno anche raccontato di essere stati dileggiati e offesi dagli indagati che spesso li accusavano di appartenere a famiglie di pregiudicati. Ad uno degli operatori che l'ha ascoltato un ragazzino ha consegnato una lettera da far avere al «giudice», in cui chiedeva «di farlo uscire dal centro e di farlo tornare alla sua famiglia». Dopo che l'inchiesta stava confermando le denunce, lo scorso febbraio, gli investigatori della Mobile di Trapani avevano trasferito in altre strutture tutti i bambini - una decina - in via precauzionale. La casa del fanciullo «Pio X» di Valderice è gestito dalle suore Oblate al divino amore, congregazione nata a Monreale nel 1923. Sorto come istituto di assistenza per i bambini poveri, il «Pio X», a partire dal 2006, accoglie solo minorenni affidati dal Tribunali. «I bambini vivono come a casa loro, imparano a socializzare e a vivere insieme e trovano sempre calore e comprensione», si legge nel sito delle «Oblate al divino amore».
Fonte: Leggo
Sfince di San Giuseppe
INGREDIENTI
Per la pasta delle sfince:
250 g di farina 00
250 g di acqua
5 uova
50 g di strutto o burro
5 g di sale
Un pizzico di bicarbonato
Strutto o olio per friggere
Per la crema:
750 g di ricotta di pecora
250 g di zucchero
150 g di zuccata
150 g di gocce di cioccolato fondente
Per guarnire:
Scorze d'arancia candite q.b.
Ciliege candite q.b.
Granella di pistacchi q.b.
Per la pasta delle sfince:
250 g di farina 00
250 g di acqua
5 uova
50 g di strutto o burro
5 g di sale
Un pizzico di bicarbonato
Strutto o olio per friggere
Per la crema:
750 g di ricotta di pecora
250 g di zucchero
150 g di zuccata
150 g di gocce di cioccolato fondente
Per guarnire:
Scorze d'arancia candite q.b.
Ciliege candite q.b.
Granella di pistacchi q.b.
Preparazione
Portare a bollore lo strutto e il sale, quindi aggiungere la farina e mescolare continuamente fino a quando il composto non tenderà a staccarsi dalle pareti del tegame.
Quindi togliere il composto dalla fiamma, farlo raffreddare un po’ e proseguire a lavorarlo con un cucchiaio di legno o su di una spianatoia con il mattarello fintantoché non diventerà tiepido. Incorporare poi le uova, uno per volta fino a completo assorbimento, aggiungere il bicarbonato e lavorare la pasta per qualche altro minuto.
Quando il composto sarà diventato liscio e dalla consistenza cremosa e densa, cuocerne 3-4 cucchiaiate per volta in abbondante strutto caldo a 165 °C fino a quando le sfince non diventeranno gonfie e ben dorate (10-20 minuti) e metterle a raffreddare su carta assorbente in modo che perdano il grasso in eccesso.
Introdurre un po’ di crema di ricotta all’interno delle sfince e ricoprire con il resto la loro superficie superiore. Quindi guarnire ciascuna delle sfince di San Giuseppe con granella di pistacchi, una ciliegia candita e una scorzetta di arancia candita e servire subito.
Per la crema di ricotta
Mettere la ricotta di pecora a sgocciolare in un colino e riporla in frigorifero, quindi setacciarla, mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e aggiungere le gocce di cioccolato e la zuccata.
Per la pasta delle sfince
Quindi togliere il composto dalla fiamma, farlo raffreddare un po’ e proseguire a lavorarlo con un cucchiaio di legno o su di una spianatoia con il mattarello fintantoché non diventerà tiepido. Incorporare poi le uova, uno per volta fino a completo assorbimento, aggiungere il bicarbonato e lavorare la pasta per qualche altro minuto.
Quando il composto sarà diventato liscio e dalla consistenza cremosa e densa, cuocerne 3-4 cucchiaiate per volta in abbondante strutto caldo a 165 °C fino a quando le sfince non diventeranno gonfie e ben dorate (10-20 minuti) e metterle a raffreddare su carta assorbente in modo che perdano il grasso in eccesso.
Confezionamento
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