domenica 9 giugno 2013

PALERMO: BIMBO BIANCO DA GENITORI DI COLORE. IL PAPÀ SI INFURIA, MA PER I MEDICI: NON SI TRATTA DI “CORNA”, MA DI GENETICA PURA

un caso di albinismo alla nascita verificatosi in Inghilterra nel 2010

Stupore e sorpresa al Policlinico di Palermo, dove, secondo il Giornale di Sicilia, venerdì scorso ci sono stati momenti di tensione quando il padre del piccolo, davanti al personale sanitario, anch’esso sorpreso, ha cominciato ad inveire contro la compagna. Comprensibile, considerato che i due genitori, entrambi nigeriani, sono di colore.
Passati i primi momenti di tensione tra la coppia, sono arrivate le spiegazioni: ovvero, che casi del genere sono rari ma possono accadere.
Ed è toccato al primario chiarire la situazione: "I casi di albinismo nella popolazione nigeriana non sono comuni, ma nemmeno rari - dice al Giornale di Sicilia il responsabile del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico Antonio Perino - uno su 14 mila". E ha aggiunto: "Lo abbiamo detto al neo papà e pare abbia capito. Il bimbo sta benissimo e altri esami ci permetteranno di capire se si tratta di una forma di albinismo o di una vera e propria mutazione genetica, o per meglio dire, una ricomposizione genetica”. In altri termini, potrebbe esserci un antenato bianco nell'albero genealogico di uno dei due genitori.
A questo punto la spiegazione scientifica fornita dal direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico ha calmato o quanto meno attenuato le ansie della coppia: la madre che non riusciva a spiegarsi il caso, e il padre che istantaneamente aveva pensato ad un tradimento da parte della compagna. E come dargli torto?!
Ma non sono pochi i casi di gemelli in cui uno nasce con tratti e colori africani e l’altro è chiaro e biondo. In Inghilterra se ne sono registrati già cinque o sei, negli ultimi anni (nella foto un caso di albinismo alla nascita verificatosi in Inghilterra nel 2010). In questo caso si tratta di figli di genitori meticci, ovvero uomini e donne già frutto di incroci razziali che portano in sé geni europei e africani, e in base a come si combinano potrebbero generare un bimbo scuro o uno chiaro.
Il papà del bimbo, pur se fortemente colpito dall'esperienza, alla fine sembrerebbe aver incassato il colpo senza grossi traumi, ha affermato il Prof. Perino.
Dunque, speriamo che i giovani genitori palermitani, per la loro serenità, si siano convinti che nessuno ha colpa per il loro piccolo bambino bianco… non si tratta di “corna”, ma di genetica pura!


mercoledì 29 maggio 2013

ALLARME TONNO ROSSO A PALERMO, 100 RICOVERI PER INTOSSICAZIONE



 
Scatta l'allarme tonno rosso a Palermo, dove negli ultimi giorni oltre 100 persone sono state ricoverate in ospedale con sintomi da intossicazione alimentare. A causare il malessere sarebbe una partita di tonno avariato, in cattivo stato di conservazione. I sintomi più diffusi denunciati dai pazienti sono senso di nausea, irritazioni cutanee, tachicardia e difficoltà respiratorie. Per far luce sulla vicenda la polizia ha avviato delle indagini mentre proseguono i blitz e i sequestri di tonno rosso a Palermo e  Provincia.
Sembra che il pesce, pescato illegalmente, verrebbe conservato in mare già morto anche per quattro o cinque giorni. A riferirlo a GeaPress è il dott. Paolo Giambruno, Direttore dei Servizi Veterinari dell’ASP di Palermo, secondo il quale quanto sta avvenendo in questi giorni non può essere spiegato solo con la cattiva conservazione del tonno e le temperature elevate, che peraltro non ci sono ancora.

lunedì 27 maggio 2013

Barzelletta: “IL PRETE SICILIANO TRASFERITO AL NORD”



Un prete siciliano viene trasferito a TORINO.
La prima domenica in cui celebra una messa dice:
"Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva.
Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU era.
Eva, bottana, tentatrice, PIEMONTESE era!"


Al che tutti si lamentano, per cui il Vescovo chiama il prete
e gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni della Bibbia di quel genere,
se non vuole essere trasferito.

Il prete promette che non ripeterà più un errore del genere.
La domenica successiva però dice:
"Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e Caino.
Abele, ca ci facia i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo,
degnu figghiu di so patri, SICILIANU iera.
Caino, traditore, figghiu di so matri, fratricida e medda, PIEMONTESE iera!"


Si ripetono le scene della domenica precedente e stavolta il vescovo si presenta anche lui al prete
e gli dice di avere intenzione di cacciarlo dalla città.
Il prete garantisce e promette, finché il vescovo non si convince e gli consente l'ultima prova,
a patto che non pronunci mai più le parole SICILIANO o PIEMONTESE.

La domenica successiva il prete dice:
"Carissimi Fratelli, oggi vi parlero' dell'ultima cena!...
e Cristo disse:
- "Picciutteddi beddi, vaiu a diri ca in verità unu di voi mi tradirà!"
Scende lo sconcerto fra gli apostoli.
San Pietro: "Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?"
"No, no,u'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto"
San Giovanni:- "Che sugnu iu, allura, Signuruzzu miu?"
- "No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".
Al che, Giuda dice:
- "Boia faus, sun mi?"

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