Un italiano entra in una banca di
Praga e chiede di parlare con un impiegato addetto ai prestiti.
Dice di doversi recare in Italia
per un mese e che ha bisogno di un prestito di 5.000 euro.
Il funzionario ovviamente gli
comunica che la banca richiede alcune forme di garanzia per concedere un
prestito.
Così l’italiano tira fuori le
chiavi di una Ferrari. La macchina era parcheggiata in strada di fronte
alla banca. L’italiano consegna anche il libretto di circolazione e i documenti
dell’assicurazione.
Il funzionario accetta di ricevere
l’auto come garanzia collaterale del prestito.
Il presidente della banca e i suoi
funzionari si fanno quattro risate alle spalle di un italiano che utilizza una
Ferrari da 250 mila euro come garanzia di un prestito di 5mila euro.
Un impiegato della banca si mette
alla guida della Ferrari e la parcheggia nel garage sotterraneo della banca.
Due settimane più tardi l’italiano
ritorna, restituisce i 5.000 euro e paga gli interessi pari a 15 euro e 41
centesimi.
Il solito funzionario gli chiede:
“Gentile Signore, siamo veramente
lieti per averla avuta come cliente e questa operazione andata molto bene.
Però, ci deve scusare: siamo un po’ confusi. Abbiamo assunto qualche
informazione sul suo conto e ci siamo resi conto che lei è un milionario.
Quello che ci chiediamo è perché lei si sia dato la pena di chiedere un
prestito per 5 mila euro.”
La risposta dell’italiano è
laconica:
“Secondo lei dove posso trovare a
Praga un posto dove parcheggiare per due settimane la mia Ferrari per 15 euro e
41 centesimi e sperare di ritrovarla al mio ritorno?”
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