domenica 10 marzo 2013

MALTRATTAMENTI AI BAMBINI: SUORA ARRESTATA A TRAPANI


TRAPANI - - Bambini e ragazzi, già provati per il disagio sociale e la situazione familiare in cui avevano vissuto, affidati all'istituto di suore «Pio X», a Valderice (Trapani) venivano picchiati, vessati costretti a riti da «caserma» come mangiare cibo immangiabile e lavarsi con l'acqua fredda. Per questo il gip trapanese, dopo le indagini della squadra mobile coordinate dalla procura, ha ordinato gli arresti domiciliari per suor Teresa Mandirà, 76 anni, madre superiora dell'istituto da un ventennio, e il divieto di avvicinamento ai minori nei confronti di tre dipendenti Maria Mazzara 50 anni, Carlo Cammarata di 49, Laura Milana di 34, Giuseppa Ruggeri di 74 anni, e di un'altra suora J. Yvonne Noah cittadina camerunense. L'indagine è cominciata dopo la denuncia dei genitori di un bambino di 8 anni affidato - su provvedimento del tribunale dei minori di Palermo - all' istituto. La coppia aveva segnalato che il figlio era stato picchiato da alcuni istruttori del Pio X e in particolare da suor Teresa tanto da riportare evidenti lividi. Un altro bambino aveva ripreso col proprio cellulare una scena in cui si vedeva la suora picchiare il minore: il video è stato consegnato ai suoi genitori che l'hanno dato alla polizia.

VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA Gli inquirenti hanno interrogato i bambini, con l'ausilio di personale specializzato in ambiente protetto, che hanno riferito di numerosi episodi di violenza fisica e psicologica. Le testimonianze sono state chieste anche a minori che erano stati ospitati nel «Pio X» negli anni scorsi Le percosse a volte - hanno raccontato le vittime - erano accompagnate da vessazioni: erano costretti a mangiare alimenti in cattivo stato di conservazione, a dormire coi riscaldamenti spenti, a fare la doccia con l'acqua fredda. Alcuni minorenni hanno anche raccontato di essere stati dileggiati e offesi dagli indagati che spesso li accusavano di appartenere a famiglie di pregiudicati. Ad uno degli operatori che l'ha ascoltato un ragazzino ha consegnato una lettera da far avere al «giudice», in cui chiedeva «di farlo uscire dal centro e di farlo tornare alla sua famiglia». Dopo che l'inchiesta stava confermando le denunce, lo scorso febbraio, gli investigatori della Mobile di Trapani avevano trasferito in altre strutture tutti i bambini - una decina - in via precauzionale. La casa del fanciullo «Pio X» di Valderice è gestito dalle suore Oblate al divino amore, congregazione nata a Monreale nel 1923. Sorto come istituto di assistenza per i bambini poveri, il «Pio X», a partire dal 2006, accoglie solo minorenni affidati dal Tribunali. «I bambini vivono come a casa loro, imparano a socializzare e a vivere insieme e trovano sempre calore e comprensione», si legge nel sito delle «Oblate al divino amore». 
Fonte: Leggo 

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