martedì 7 maggio 2013

INVOLTINI DI PESCE SPADA ALL'ALLORO



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INGREDIENTI:

500 g di fettine sottili di  pesce spada (15 fettine)

100 g di pangrattato

un cucchiaio di capperini dissalati

un cucchiaio di  olive verdi denocciolate

2 cucchiai di pecorino grattugiato

un cucchiaio di salsa di pomodoro

uno spicchio di  aglio

una manciata di prezzemolo

qualche rametto di alloro

olio extravergine oliva

peperoncino secco sbriciolato

sale

PROCEDIMENTO:

1) Sminuzzate 3 fettine di spada e mettetele in una ciotola con il pangrattato, il pecorino, i capperini, le olive tritate, la salsa di pomodoro, meta del prezzemolo tritato, un filo di olio, un pizzico di sale e di peperoncino e l'aglio sbucciato e tritato fine. Mescolate fino a ottenere una salsa morbida e omogenea. Se vi sembra necessario aggiungete ancora un filo di olio.

2) Stendete il composto sulle fettine di pesce, quindi arrotolatele e chiudetele con una foglia di alloro fermata da uno stecchino.

3) Irrorate gli involtini con un filo di olio e cuoceteli 2-3 minuti per parte sulla piastra bollente, finche non saranno dorati uniformemente. Serviteli caldi e spolverizzateli con il restante prezzemolo tritato al momento.
Fonte: Donnamoderna


lunedì 6 maggio 2013

Nel ricordo di una grande donna Agnese Piraino Leto, vedova del giudice Paolo Borsellino, citiamo la commovente lettera scritta al marito in occasione del 20° anniversario della strage di via d'Amelio


Morta Agnese Piraino Leto, moglie di Paolo Borsellino
Agnese Piraino Leto si è spenta a Palermo il 5 maggio 2013, ora unita x sempre al suo amato Paolo

Potrebbe interessarti: http://www.today.it/cronaca/morta-agnese-borsellino.html
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LA LETTERA DI AGNESE A SUO MARITO PAOLO BORSELLINO
"Caro Paolo, da venti lunghi anni hai lasciato questa terra per raggiungere il Regno dei cieli, un periodo in cui ho versato lacrime amare; mentre la bocca sorrideva, il cuore piangeva, senza capire, stupita, smarrita, cercando di sapere. Mi conforta oggi possedere tre preziosi gioielli: Lucia, Manfredi, Fiammetta; simboli di saggezza, purezza, amore, posseggono quell'amore che tu hai saputo spargere attorno a te, caro Paolo, diventando immortale. Hai lasciato una bella eredità, oggi raccolta dai ragazzi di tutta Italia; ho idealmente adottato tanti altri figli, uniti nel tuo ricordo dal nord al sud - non siamo soli. Desidero ricordare: sei stato un padre ed un marito meraviglioso, sei stato un fedele, sì un fedelissimo servitore dello Stato, un modello esemplare di cittadino italiano, resti per noi un grande uomo perché dinnanzi alla morte annunciata hai donato senza proteggerti ed essere protetto il bene più grande, "la vita", sicuro di redimere con la tua morte chi aveva perduto la dignità di uomo e di scuotere le coscienze. Quanta gente hai convertito!!! Non dimentico: hai chiesto la comunione presso il palazzo di giustizia la vigilia del viaggio verso l'eternità, viaggio intrapreso con celestiale serenità, portando con te gli occhi intrisi di limpidezza, uno sguardo col sorriso da fanciullo che noi non dimenticheremo mai. In questo ventesimo anniversario ti prego di proteggere ed aiutare tutti i giovani sui quali hai sempre riversato tutte le tue speranze e meritevoli di trovare una degna collocazione nel mondo del lavoro. Dicevi: 'Siete il nostro futuro, dovete utilizzare i talenti che possedete, non arrendetevi di fronte alle difficoltà'. Sento ancora la tua voce con queste espressioni che trasmettono coraggio, gioia di vivere, ottimismo. Hai posseduto la volontà di dare sempre il meglio di te stesso. Con questi ricordi tutti ti diciamo 'grazie Paolo'".

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